PRAIA A MARE

Praia a Mare è una graziosa cittadina posta al confine tra la Calabria e la Lucania, poco distante dalla foce del fiume Noce. Vive in una sorta di gioco di colori e profumi che si aggrappano alla montagna prima di tuffarsi nel blu del mare. Il comune di Praia a Mare è inserito nel Parco nazionale del Pollino, dove gli appassionati di sport estremi possono cimentarsi nel rafting e nella discesa in gommone o in canoa lungo il vicino fiume Lao, uno dei più importanti a carattere torrentizio della Calabria. Da non perdere anche una visita all’Isola Dino, a sud del paese, di fronte Capo dell’Arena. L’imponente sperone di roccia, dove vegeta la Primula palinuri, specie protetta fra le più antiche della flora italiana, è famoso per la presenza di suggestive grotte come la grotta Azzurra, del Leone, del Frontone, delle Sarde, del Monaco e delle Cascate. Appena a sud dell’isola di Dino vi è la spiaggia di Fiuzzi caratterizzata da faraglioni, rocce, scogli e anfratti. Approdo marittimo e scalo situato lungo le principali rotte commerciali del Mediterraneo occidentale, Praia a Mare si segnala fin dall’antichità per la sua importanza strategica ed economica. Popoloso villaggio di contadini e di pescatori sorto sulle spiagge strette tra il corso del fiume Noce, che a nord segna il confine con la Basilicata, ed il contrafforte roccioso oltre la campagna e la pianura alluvionale del fiume Lao, per secoli Praia ha mantenuto integri e vivi usi, costumi e tradizioni della vicina rocca natia. L’etimologia del nome è incerta, anche se ricorda i traffici di merci e di uomini che nell’antichità avvenivano sulla costa Tirrenica: deriverebbe da “Plaga Sclavorum”, spiaggia degli Sclavoni o degli Schiavoni, o da “Plaga Slavorum”, spiaggia degli Slavoni. L’economia è stata sostenuta per secoli dalla particolare vocazione agricola delle comunità locali. Risale alla metà degli anni ’50. Artiginato, commercio, industria (la cittadina è stata il fulcro produttivo di un importante polo tessile che ha dato lavoro a tremila persone) e turismo hanno riconvertito in termini di modernità le aspettative e le propensione generazionali delle famiglie praiesi. È divenuta realtà amministrativa a se stante nel 1928 quando, a seguito della prima urbanizzazione dell’area costiera, fenomeno favorito dalla realizzazione delle prime strade rotabili e dall’intensificarsi del traffico ferroviario, da contrada marittima di Aieta divenne comune autonomo.